Innovazione e welfare al centro del convegno internazionale di Trento dedicato alle co-abitazioni solidali.
Dal 5 al 7 settembre 2024, a Trento, si è tenuto un convegno promosso da Homeshare International e dalla Rete Nazionale Coabitare Solidale, che ha riunito espertə e rappresentantə di progetti da tutta Italia e da diverse aree del mondo.
Cooperativa Dar Casa e Fondazione Dar hanno partecipato per portare la propria esperienza sulle coabitazioni giovanili e raccogliere nuovi stimoli per lo sviluppo delle proprie attività.
La tre giorni ha proposto riflessioni e testimonianze soprattutto intorno alle coabitazioni intergenerazionali, esperienze che abbiamo scoperto essere diffuse – seppur con caratteristiche tra loro molto differenti – in tutto il mondo (dalla California alla Nuova Zelanda).
Il convegno ha esplorato il valore sociale ed economico di queste pratiche, mettendo in evidenza la loro importanza come forma di welfare generativo e sostenibile.
Giuliana Costa, professoressa al Politecnico di Milano, ha introdotto i lavori con una riflessione sui diversi modelli di intervento, evidenziando come la coabitazione può rispondere a esigenze abitative e sociali, combinando l’ospitalità con il supporto reciproco e coinvolgendo gruppi eterogenei. “Vivere insieme” può supportare processi terapeutici ed educativi, favorisce l’inclusione sociale e i percorsi di crescita delle persone coinvolte.
Gabriele Danesi, coordinatore del progetto Auser Abitare Solidale, ha discusso l’importanza della sostenibilità economica delle coabitazioni. Il modello di homesharing proposto da Auser ha infatti garantito un risparmio significativo per le amministrazioni pubbliche, riducendo del 30% il ricorso a servizi sociali e sanitari. Danesi ha presentato casi in cui la coabitazione ha avuto impatti positivi sulla qualità della vita degli anziani e delle persone vulnerabili, migliorando le relazioni e sostenendo l’autonomia.
Infine, durante la sessione conclusiva, si è posto l’accento sulle sfide e sulle opportunità future: dall’inclusione digitale alla gestione delle difficoltà di convivenza. L’incontro ha sottolineato la necessità di politiche pubbliche che sostengano iniziative di coabitazione e homesharing, promuovendo un welfare capace di coinvolgere la comunità in un’ottica di solidarietà attiva.
Il convegno si è concluso con l’impegno di tutti i partecipanti a mantenere viva la rete di collaborazione e a promuovere modelli abitativi inclusivi e sostenibili, capaci di rispondere ai bisogni sociali emergenti.