La storia
DAR significa casa in arabo, ma per noi è sempre stato anche acronimo di diritto a restare.
a Piero Basso, Presidente Fondatore di DAR=CASA
DAR=CASA nasce all’inizio degli anni Novanta per offrire una risposta al bisogno di casa dei cittadini stranieri.
Ben presto, a fronte di un bisogno abitativo sempre più diffuso, abbiamo esteso la nostra azione a favore di tutte le persone alla ricerca di case in affitto a prezzi ragionevoli.
Volevamo superare la logica assistenziale e offrire risposte durature. Per questo abbiamo scelto di costituirci come una cooperativa edificatrice: un’impresa che non distribuisce utili ma che è comunque capace di confrontarsi con il mercato.
Ci posizioniamo all’interno del cosiddetto terzo settore abitativo, ovvero quell’area del privato sociale, importante in diversi paesi europei ma ancora residuale nel nostro, che affianca le politiche pubbliche sulla casa, secondo una logica di integrazione e sussidiarietà.
Una cooperativa a proprietà indivisa continua la ricca tradizione di solidarietà sociale del movimento cooperativo che, nel passato, ha saputo offrire in affitto un’abitazione dignitosa alle persone in difficoltà; l’affitto, tra le soluzioni, nel nostro caso è la più adatta.
I primi passi
Cominciamo nel 1992 con l’acquisto di alloggi sul mercato privato, prima a Vailate e poi a Milano, in via Bembo.
Le assegnazioni degli alloggi avvengono ai soci iscritti alla lista di prenotazione della cooperativa.
La svolta inizia nel 1997, con l’avvio di accordi, prima con ALER e poi con il Comune di Milano, per il recupero di alloggi pubblici, degradati e sfitti da tempo. Questi alloggi vengono concessi in affitto a canone contenuto alla cooperativa per 16 anni, con l’obbligo di ristrutturarli e assegnarli in locazione a quei soci che hanno i requisiti per un canone sociale o moderato.
Questa modalità di intervento ci consente di aumentare in pochi anni la nostra offerta di alloggi, con costi relativamente contenuti e risultati di alto valore sociale.
In questo modo infatti collaboriamo alla prevenzione dello spreco di patrimonio pubblico e ci specializziamo progressivamente nella gestione di interventi integrati e svolgiamo un’attività sussidiaria rispetto alle politiche abitative delle amministrazioni locali.
La ristrutturazione delle Quattro Corti
A fine 2000 raggiungiamo i cento alloggi assegnati.
Un passo avanti in questo processo, particolarmente significativo per qualità e complessità dell’intervento, si ha con l’intervento di recupero di una delle Quattro Corti di Stadera di proprietà di Aler, con i suoi 48 alloggi che ristrutturiamo e assegniamo ai nostri soci in lista. Con loro avviamo un percorso di accompagnamento per costruire le basi per un modo di abitare collaborativo.
I progetti di nuova costruzione
Con il passare degli anni e a fronte di una richiesta sempre crescente, diventa fondamentale per noi accrescere il numero di case in affitto disponibili: iniziamo quindi a sperimentarci con interventi di nuova costruzione.
Da qui nascono i due progetti che affrontiamo negli anni 2000: il Villaggio Grazioli, realizzato attraverso la partecipazione al Consorzio Cà Granda, e la costruzione di una palazzina a Seregno.
Nel 2009 intraprendiamo il progetto Social City, un programma di riqualificazione urbana e sociale all’interno del Contratto di Quartiere del Comune di Cormano, con la realizzazione di un edificio di 20 alloggi, che verranno conclusi nel 2016.
Oggi affianchiamo enti pubblici e privati nella definizione di strumenti e politiche orientate a rispondere alla crescente domanda di ‘abitare sociale’.
Testimoniamo l’importanza della relazione con gli abitanti e indichiamo le pratiche che abbiamo sperimentato.
Per questo Enti Pubblici e privati ci incaricano come gestori dei loro progetti abitativi.
Verso la gestione sociale
Fin dall’inizio la gestione sociale è il nostro tratto distintivo, rafforzata dall’evidente bisogno cittadino di una risposta ai problemi abitativi capace di abbracciare, oltre alla casa, anche le dimensioni immateriali: relazioni, scambi di conoscenza, convivialità.
Nel 2005 abbiamo scelto di riorganizzare la nostra struttura lavorativa:
– sostituire progressivamente le numerose collaborazioni da parte di volontari con personale specializzato,
– rafforzare l’organizzazione e valorizzarne le competenze,
– favorire il ricambio generazionale
– valorizzare maggiormente il settore dell’accompagnamento e della gestione sociale.
Nel 2011 otteniamo da ALER 15 nuovi monolocali da ristrutturare nel quartiere San Siro arrivando a gestire in totale 39 case nel quartiere. Si rafforzano in questi anni le sinergie con Fondazione DAR Cesare Scarponi ETS, partner per gli interventi di rigenerazione e promozione della coesione sociale nei cortili e negli spazi pubblici del quartiere.
Nel 2013 avviamo il progetto Cenni di cambiamento, dove per la prima volta gestiamo un complesso di housing sociale di un fondo immobiliare: il Fondo Immobiliare di Lombardia 1, uno dei primi avviati nella cornice della politica dei fondi immobiliari etici avviata in quegli anni.
Nel 2016, prende avvio il progetto ViVi Voltri, anche questo realizzato grazie al dispositivo dei fondi immobiliari, una nuova importante tappa per la cooperativa in quanto il progetto prevede ben 113 alloggi a canone sociale e moderato.
Il lavoro di DAR in Cenni di Cambiamento è continuato fino al 2022, ViVi Voltri è tutt’ora attivo: fin dal 2019 abbiamo voluto valorizzare queste esperienze per avviare nuovi progetti di gestione immobiliare e sociale di immobili di proprietà di fondi immobiliari, in collaborazione con altri operatori del territorio milanese. Da qui prendono avvio i progetti: Moneta Più Valore all’Abitare, Quid Quintiliano District e, nel 2020, Cascina Merlata Social Village.
I progetti con le amministrazioni locali
La collaborazione con gli enti locali comincia dal 2014, a supporto delle politiche abitative cittadine della pubblica amministrazione.
Otteniamo in gestione dal Comune di Milano il progetto Residenza sociale, dedicato ad affrontare l’emergenza abitativa.
Nel 2019 otteniamo l’assegnazione dal Comune di Milano del progetto Carbonia 3, conoscersi da vicini, dedicato ad accogliere temporaneamente famiglie in emergenza abitativa e giovani lavoratori e precari.
Alla fine del 2022 abbiamo avviato insieme alla Fondazione DAR un progetto di gestione di 24 alloggi di edilizia pubblica per il Comune di San Giuliano Milanese: è un progetto nuovo dove gestiamo direttamente i servizi abitativi pubblici (quelle che una volta si chiamavano case popolari)
I progetti abitativi per i giovani
A partire dal 2014 cominciamo ad affrontare i primi passi sui temi dell’abitare dei giovani a Milano
Grazie ad un bando del Comune di Milano, otteniamo in assegnazione 24 alloggi per avviare il progetto Ospitalità solidale, che offre monolocali in affitto a giovani precari sotto i 30 anni, a cui si affianca un percorso di socialità e cittadinanza attiva nel territorio di riferimento.
Proseguiamo i nostri passi nell’affrontare il bisogno abitativo milanese dei giovani e nel 2017 acquisiamo dalla Fondazione DAR il progetto Foyer di Cenni, attivo dal 2014 e che offre una soluzione abitativa temporanea, in condivisione e a un costo sostenibile a persone con età compresa tra i 18 e i 30 anni.
Nel 2019 partecipiamo come soggetto di rete al progetto Milano 2035 – Coalizione per l’abitare giovanile, all’interno del programma triennale Welfare in Azione finanziato da Fondazione Cariplo. Nell’ambito di questo progetto, con capofila Fondazione DAR, nel 2022 prende avvio Grigioni2035, un progetto che offre ai giovani alloggi condivisi e temporanei, a cui affianchiamo un percorso di socialità e attivazione nel territorio di riferimento.
Nel 2021 abbiamo festeggiato i nostri primi 30 anni, con una mostra fotografica che ha attraversato tutti i quartieri in cui siamo presenti e con una festa al Rob de Matt che è stata fantastica nonostante tutte le cautele per il Covid e ci ha lanciato verso i prossimi decenni: c’è ancora molto da fare.